La formazione dei calcoli

Quante ne abbiamo sentite sui calcoli?

Si dice che chi sceglie acque minerali a basso residuo fisso abbassa la probabilità di insorgenza dei calcoli renali: FALSO! Scegliere acqua a basso residuo fisso non è fondamentale per prevenire questo disturbo! In poche parole, non conta il tipo di acqua che si beve, l’importante è berla, perché per ridurre la concentrazione di sali minerali, i reni hanno bisogno di produrre almeno due litri di urina al giorno. Per far sì che questo accada, l’unica cosa che devi fare è idratarti molto.

E in più, sapevi che la cistite può favorire la formazione dei calcoli?

Ebbene sì, la cistite può causare i calcoli di struvite (circa il 5-10% dei casi), un mix di magnesio, ammonio e fosfato. Le formazioni che si creano sono di grandi dimensioni e non si manifestano con le coliche dolorose, ma sono completamente silenti e per questa ragione vengono scoperte tardi.

Indagare sulle cause e sul suo decorso di una banale cistite può aiutarti a prevenire i calcoli di struvite!

Ma precisiamo, cosa sono i calcoli?

I calcoli renali sono un disturbo molto diffuso (circa l’8% della popolazione ne soffre)
Oltre alle dimensioni, le differenze tra i calcoli urinari dipendono dalla loro composizione, la quale a sua volta, deriva spesso dal tipo di alimentazione seguita e dallo stile di vita, oltreché dalla genetica. Nel 60% dei casi i calcoli si formano in un solo rene.

Quali tipologie di calcoli esistono?

Vediamo le diverse tipologie partendo dai più diffusi:

  • Calcoli di cristalli di sali di calcio (ossalati soprattutto, ma anche carbonati e fosfati), che rappresentano circa il 75% del totale;
  • Calcoli di cristalli di altri sali (in particolare fosfati di ammonio e magnesio), che rappresentano tra il 10 e il 15% del totale;
  • Calcoli di acido urico. Una dieta ricca di purine (sostanze contenute in diversi cibi proteici) può portare ad avere urine molto acide, con un’elevata concentrazione di urato monosodico all’origine di questo tipo di calcoli, che peraltro si presentano più lisci e meno duri rispetto ai precedenti. La percentuale di questa tipologia di calcoli è del 5-10% sul totale ;
  • Calcoli di cristalli di cistina, rari (1-3% del totale), questi calcoli dal caratteristico colore giallo, sono tipicamente prodotti da persone che soffrono di cistinuria, malattia genetica che comporta l’incapacità dei reni di riassorbire la cistina, un aminoacido che si riversa nelle urine e finisce per creare degli aggregati;
  • Calcoli di struvite (fostato, magnesio, ammonio). Rappresentano circa il 5% del totale, e sono anche definiti calcoli infettivi, perché si formano come conseguenza di infezioni batteriche del tratto urinario. I calcoli di struvite possono formarsi molto velocemente fino a raggiungere considerevoli dimensioni e in modo spesso quasi asintomatico.

Consulta la visita specialista di Urologia!

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